Se non sai cosa sono i verbi pronominali, segui questo link!
Esercizio 1: Come si coniugano?
Cavarsela, Sentirsela, Farcela
Osserva che i pronomi del verbi pronominali cambiano nello stesso modo che i pronomi combinati:
Cavarsela (si+la =sela)
Sentirsela (si+la =sela)
Farcela (ci+la = cela)
Per rendere più facile la comprensione, tutti gli esercizi sono al presente, ricorda che i verbi pronominali, lo stesso che i verbi “normali”, SI POSSONO CONIUGARE IN TUTTI I TEMPI
Quando parliamo di verbi pronominali parliamo di una categoria di verbi che si valgono di un pronome per cambiare il proprio significato. Arrivati a questo punto, ti posso affermare che già ne conosci alcuni. Osserva:
EsserCI e Essere NON sono la stessa cosa.
VolerCI e Volere NON sono la stessa cosa.
MetterSI e Mettere NON sono la stessa cosa.
ChiamarSi e Chiamare NON Sono la stessa cosa.
Se osservi bene, ti puoi rendere conto che i verbi riflessivi entrano in questa categoria perché la presenza o assenza del pronome cambia il significato del verbo.
Quali sono e quando si usano
In italiano esistono molti verbi pronominali (tanti che è impossibile dare un numero preciso) e si usano soprattutto nella comunicazione parlata e in ambiti informali. In questo post ti mostreremo alcuni dei verbi più utilizzati!
Farcela
Leggi il dialogo e rispondi!
Dialogo all’inizio del video, fino al secondo 5.
-Bravo!
-Ben arrivato, grazie a Loftang.
-Ce l’hai fatta!
Osserva che Farcela non significa lo stesso di Fare.
Se mettiamo i pronomi CI+LA (farCELA) il verbo prende un senso più festivo, come dicendo:
Sei stato capace di… arrivare alla cima dell’Everest!
Sei riuscito a…finire l’università!
In inglese possiamo pensare a farcela come You did it!, I will do it!
Cavarsela
Adesso senti come continua la canzone…
Segnalibro 2 (00:44)
Me la caverò, proprio come sempre ho fatto…
Il significato di Cavarsela è simile a quello del verbo anteriore, ma possiamo dire che siamo capaci di fare qualcosa grazie alle nostre abilità…
-Sei bravo con la storia
-Boh… me la cavo abbastanza bene.
In spagnolo abbiamo un verbo pronominale che ha lo stesso significato: arreglárselas.
-¿Eres bueno en historia?
-Pues… me las arreglo bastante bien.
Nel primo segnalibro trovi un uso di farcela… 😉
Andarsene
Segnalibro 1 (00:26)
-Ti diamo un euro.
-No no, un euro no…
-Ok, ce ne andiamo…
-No no, scusa, scusa… venti euro…
-Un euro e cinquanta.
-No, no, ce ne andiamo.
Il verbo andarsene (andare si+ne) significa quasi la stessa cosa che il verbo partire o il verbo andare via, ma ha un valore ENFATICO!
In spagnolo lo possiamo pensare come Irse (de aquí)..
Ho così tanta fame che mi mangerei una pizza intera!
Luigi ha così tanta fame che si mangerebbe una pizza intera!
Prova a pensare queste frasi in spagnolo:
¡Tengo tanta hambre que me _______ (comer) una pizza entera!
¡Luigi tiene tanta hambre que se _____ (comer) una pizza entera!
Adesso rispondi alla seguente domanda:
Esercizio 4
Vediamo se il punto anteriore è ben chiaro!
Chi è Vasco Rossi?
Vasco Rossi è il più grande rocker del panorama musicale italiano. Negli anni ’80, per il suo stile di vita sregolato, impersona per la prima volta in Italia lo stereotipo della rockstar. Anticonformista, ribelle e trasgressore, Vasco non vuole essere definito un cantautore. «Meglio provocautore – ha sempre detto – o, più semplicemente, rockstar».
Oggigiorno chi corteggia
Incontra sempre più difficoltà
Coi verbi al congiuntivo
Quindi è tempo di riaprire
Il manuale di grammatica
Che è, che è molto educativo
Gerundio imperativo
E infinito indicativo
Molti tempi e molte coniugazioni ma…
Il congiuntivo ha un ruolo distintivo
E si usa per eventi
Che non sono reali
E’ relativo a ciò che è soggettivo
A differenza di altri modi verbali
E adesso che lo sai anche tu
Non lo sbagli più
Nel caso che il periodo sia della tipologia dell’irrealtà (si sa)
Ci vuole il congiuntivo
Tipo se tu avessi usato
Il congiuntivo trapassato
Con lei non sarebbe andata poi male
Condizionale
Segui la consecutio temporum
Il congiuntivo ha un ruolo distintivo
E si usa per eventi
Che non sono reali
E’ relativo a ciò che è soggettivo
A differenza di altri modi verbali
E adesso ripassiamo un po’ di verbi al congiuntivo
Che io sia (presente)
Che io fossi (imperfetto)
Che io sia stato (passato)
Che fossi stato (trapassato)
Che io abbia (presente)
Che io avessi (imperfetto)
Che abbia avuto (passato)
Che avessi avuto (trapassato)
Che io… sarei
Il congiuntivo
Come ti dicevo
Si usa in questo tipo di costrutto sintattico
Dubitativo e quasi riflessivo
Descritto dal seguente esempio didattico
Mettiamo a contrasto il modo indicativo e il modo congiuntivo
Nel post anteriore abbiamo detto che l’indicativo si utilizza per parlare di cose oggettive e reali, mentre il congiuntivo si utilizza per parlare di cose soggettive e irreali. In termini generali, il congiuntivo si usa per parlare di: incertezza, possibilità, emozioni o cose che non sono ancora accadute.
-La regina di cuori è molto cattiva.
-Alice pensa che la regina di cuori sia molto cattiva.[1]
-Il cappellaio matto ha perso la testa.
–Spero che il cappellaio matto non abbia perso la testa.
-Il Jabberwocky era una creatura pericolosa.
–Pensavo che il Jabberwocky fosse una creatura pericolosa.
Il congiuntivo si coniuga ai diversi tempi
Quale è il tempo degli esempi?, quando succede ogni azione (reale o immaginaria)? Se osservi, le azioni succedono in diversi tempi verbali
Presente indicativo / presente congiuntivo
Passato prossimo / Congiuntivo passato
Passato imperfetto / Congiuntivo imperfetto
Come puoi osservare, i verbi sia al modo indicativo che al congiuntivo, si possono coniugare con diversi tempi. Questo significa che dobbiamo imparare un’altra volta i verbi.
Facciamo come Alice ed entriamo in un altro mondo! Il mondo della soggettività!
[1]ATTENZIONE! Se pensi questa frase in spagnolo potresti pensare una cosa come:
Alicia piensa que la Reina de corazones es malvada.
Osserva che il verbo “es” si trova ancora all’indicativo. Questo succede perché il congiuntivo italiano e il suo equivalente in spagnolo (subjuntivo)
NON FUNZIONANO NELLO STESSO MODO
Per lo spagnolo, quando un pensiero è positivo, si considera come una cosa reale e vera, mentre un pensiero negativo si considera immaginario e irreale. Chi parla usa il modo indicativo per avvicinarsi a quello che si dice Il modo congiuntivo, per il contrario, offre un distacco tra il parlante è quello che si afferma. Una frase positiva conviene al parlante, quindi il parlante si avvicina. Una frase negativa non conviene al parlante, quindi è meglio allontanarsi dall’affermazione.
Creo que es una buena idea
No creo que sea una buena idea
Dobbiamo considerare che l’italiano, sia nelle frasi positive che negative utilizzerà SEMPRE il CONGIUNTIVO. Facciamo attenzione a non utilizzare l’uso spagnolo. Le frasi corrette in italiano sono:
Io penso/credo che sia una bell’idea entrare nello specchio.
Io non penso/credo che sia una bell’idea entrare nello specchio.
Il verbo: una tazzina di tè con gli ingredienti adatti
La natura del verbo:
Se pensiamo ad un tè, allora dobbiamo pensare agli ingredienti che utilizzeremo. Gli ingredienti dipendono dal tipo di tè, però basicamente abbiamo bisogno di:
Acqua bollente
Qualche erba per l’infusione
Miele o zucchero
Limone
Latte
Nella grammatica, il verbo è la tazzina dove mettiamo gli ingredienti. Tutti insieme si coniugano e alla fine otteniamo la nostra bevanda. Facciamo un esempio:
“Alice beve il tè”
Dal verbo BEVE possiamo ottenere molta informazione, questo è possibile perché diversi ingredienti grammaticali si trovano coniugati dentro la “tazza” del verbo.
Chi beve il tè? Alice
Quando beve il tè? Nel presente (adesso)
Come beve il tè? Indicativo (La azione succede nella realtà)
Possiamo dire, quindi, che gli ingredienti dentro alla tazza sono: