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Raffaella Carrà possa in un vestito rosso

Il verbo piacere – Tuca tuca di Raffaella Carrà

In questa serie di post imparo:

  • La storia del Tuca Tuca un ballo italiano molto famoso
  • Il verbo piacere
  • I pronomi indiretti tonici e atoni

Esercizio 1

Senti la canzone una volta e rispondi alle domande.

  • Cosa ti fa pensare?
  • Come immagini il ballo del “Tuca tuca”?
  • Il testo della canzone è relativamente facile, dal 1 al 10, quanto capisci?

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Adesso risenti la canzone e prova a scrivere le parole mancanti:

L’esercizio NON è una valutazione, stiamo imparando cose nuove!

Non ti preoccupare se non scrivi correttamente tutte le parole.

Con amore, il prof <3
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Modo di dire: “Essere cotto”

Letteralmente si traduce come: estar cocido ma il significato è un altro…

Essere cotto significa essere molto stanco, prostrato dalla fatica. Per estensione si usa per parlare di una persona che è priva di energia o di lucidità mentale.

Secondo te, cosa intende la Carrà quando usa questo modo di dire?
Esiste un’espressione equivalente nella tua lingua?


Esercizio 2:

Raffaella Carrà presenta Tuca Tuca il 13 febbraio 1971 nel programma televisivo Canzonissima. La canzone, che presenta la voce di una donna che prende l’iniziativa con frasi come “Mi piaci” o “Ti voglio”, diventa un successo immediato ma divide fortemente il pubblico italiano. 

Ad alcuni piace il nuovo modo di rappresentare la donna, ad altri piace la semplicità di un ballo che è molto facile da replicare sulla pista. Dall’altra parte, le stesse mosse ricevono dure critiche; ad alcune persone non piacciono i movimenti perché li trovano troppo audaci, sensuali e indecenti. Nello stesso modo, la voce di una donna libera, dicono, presenta il modello di una ragazza immorale. 

Alberto Sordi mangia la pastaLe critiche sono così forti che, infatti, i dirigenti della Radiotelevisione italiana (RAI) vogliono censurare l’intero balletto. Naturalmente, a Raffaella non piace l’idea della censura. Prima dell’entrata in vigore della proibizione, la cantante e ballerina cerca un modo di liberare il suo ballo. È così che, giorni prima di una presentazione insieme nella TV, Raffaella va da Alberto Sordi, un famosissimo attore e un’icona del cinema italiano, e gli fa la proposta di ballare il Tuca Tuca insieme davanti alle telecamere. Sordi accetta la proposta.

Raffaella Carrà TopDurante il programma, Raffaella si presenta con il suo famoso top che lascia il ventre scoperto. La cantante e l’attore ballano insieme e il Tuca Tuca diventa un hit enorme e impossibile da censurare. Il ballo rappresenta oggi un cambio importante nella morale non solo della TV italiana ma in una grande parte del mondo. Tuca Tuca è un classico che molte altre cantanti considerano come un referente importantissimo. Una prova è che durante il suo tour del 2012 Madonna, la regina del pop, balla il Tuca Tuca in un chiaro riferimento all’importanza di Raffaella Carrà come una fonte di ispirazione.

Osserva le frasi del testo che sono evidenziate e prova a rispondere:

Adesso devi essere sincero: le tue risposte sono corrette o no?

  • Ovviamente sì e so anche il perché!
  • Sì, sono corrette ma non son perché…
  • Non, e non so perché ho sbagliato…

Non ti preoccupare se le tue risposte sono come la 2 o la 3

Il verbo piacere è un verbo molto strano e dedichiamo il prossimo post ad analizzarlo!

Con amire, il prof.

Continua alla parte II


  • Se vuoi vedere la presentazione di Raffaella e Alberto sordi, segui questo link.
  • Se vuoi vedere la versione del ballo che fa Madonna, segui questo link.

Esercizi particella CI: uso locativo

Particella CI uso locativo

Esercizio 1

Abbina le frasi e completa i dialoghi.


Esercizio 2

La piadina romagnola: la ricetta tradizionale è con prosciutto, rucola e formaggio squacquerone!

Inserisce la particella CI dov’è necessario. Se non usi la particella scrivi un numerale: 0 (zero)


Esercizio 3

Riscrivi le frasi utilizzando la particella CI.

Trovi sottolineato l’elemento che la particella sostituisce.

Particella CI: uso locativo

Che cos’è la particella Ci?

La particella CI funziona come un pronome. Questo significa che utilizziamo Ci per sostituire un sostantivo che si è già usato prima durante la conversazione.

 

Che cosa sostituisce?

La particella Ci ha un valore locativo, questo significa che si usa per NON RIPETERE un posto, un sito, un logo nello spazio che si è già detto durante la conversazione. Come parla di un posto, la particella ha un valore LOCATIVO.

 

-Vai in Italia quest’anno?

-No, ci vado il prossimo.

 

La particella CI risponde alla domanda DOVE?

Dove vai? = in Italia.


Come si usa?

Quando si usa con un verbo coniugato:

Di solito la particella CI si usa  prima del VERBO CONIUGATO.

 

-Quando vai al supermercato?

Ci vado domani…


Con un verbo all’infinito

Quando la frase ha un verbo all’infinito, la particella CI si può usare DOPO IL VERBO ALL’INFINITO.

 

-Puoi andare al concerto?

-Sì, posso andarci

Dove posso andare? = al concerto

 

Osserva che il verbo all’infinito perde la sua ultima vocale e così permette alla particella di attaccarsi alla sua struttura. Formano così UNA parola.

Immagina che la particella funziona come un parassita che si attacca al verbo all’infinito!

 

Attenzione!

Il dialogo precedente utilizza un verbo modale (potere) e un verbo principale (andare).

-Sì, posso andare.

Questo significa che possiamo utilizzare la particella PRIMA DEL VERBO CONIUGATO (potere) o DOPO IL VERBO ALL’INFINITO (andare). Abbiamo due modi di dire la stessa cosa.

Sì, ci posso andare.

Sì, posso andarci.


Momento della grammatica contrastiva

¿Existe en español?

La particella CI con uso locativo NO EXISTE EN ESPAÑOL

A: Puedes ir al concierto?

B: Sì, puedo ir.

El contexto del diálogo nos permite saber que el hablante B se refiere al concierto sin que tenga que mencionarlo o sustituirlo con un pronombre.

Un error muy común entre los hispanos es el de NO USAR LA PARTICELLA. 

Para el cerebro hispano es antinatural usar un pronombre como CI, por eso muchos estudiantes se olvidan de usarla. Su cerebro piensa… si no existe en español, tampoco en italiano…

Se necesita práctica para que el cerebro hispano se a la existencia de CI…

No seas como Drake, no le hagas el feo… ¡úsala!

 

La particella NE: uso partitivo.

 

Verbi pronominali – Esercizi

Adesso che hai studiato bene i verbi pronominali e che sai come si coniugano, prova a rispondere questi esercizi:

Esercizio 1

Rispondi con il verbo segnalato


Esercizio 2

Completa le frasi con i seguenti verbi: andarsene, farcela, poterne, sentirsela, cavarsela.

 

Esercizi tratti da Loescher editore

I verbi pronomilai (II) – Coniugazioni

Se non sai cosa sono i verbi pronominali, segui questo link!

 

Esercizio 1: Come si coniugano?

Cavarsela, Sentirsela, Farcela

Osserva che i pronomi del verbi pronominali cambiano nello stesso modo che i pronomi combinati:

 

Cavarsela (si+la =sela)

Sentirsela (si+la =sela)

Farcela (ci+la = cela)

 

Per rendere più facile la comprensione, tutti gli esercizi sono al presente, ricorda che i verbi pronominali, lo stesso che i verbi “normali”, SI POSSONO CONIUGARE IN TUTTI I TEMPI


Esercizio 2: altre coniugazioni

(Non) poterne (più), Andarsene

 

 

Sei pronto per fare alcuni esercizi?

Segui questo link!

 

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